PREMIO SPECIALE #PERCHISAGUSTARLA:
IV-A DELL'ISTITUTO ALFANO DI SALERNO
Consegna il premio Francesco Napoli, direttore del progetto CAPOVOLTI
Abstract:
“Prevenire è meglio che curare” è il noto aforisma che ci ha lasciato un medico carpigiano Bernardino Ramazzini (1633-1714), antesignano della medicina del lavoro.
Per poter prevenire è fondamentale conoscere, essere informato e dove, se non tra i banchi scolastici, è opportuno apprendere i fondamenti da applicare per tutto il resto della propria vita?
Mossi da teli considerazioni, si è deciso di progettare e somministrare un questionario agli studenti del “Liceo Alfano I” per verificare quanto i programmi scolastici siano in grado di fornire elementi sufficienti affinché lo studente di oggi diventi il cittadino consapevole di domani.
Si parla “corretti di stili di vita”, dieta mediterranea come presupposto essenziale per la prevenzione di patologie cronico degenerative, ma i giovani studenti conoscono l’importanza di un’alimentazione varia e completa?
E’ stato chiesto se conoscevano il valore nutritivo e nutraceutico degli alimenti, e le risposte sono state tutte negative. Molti non fanno colazione a casa, ma consumano snack a scuola, e soprattutto molti fuori pasto che apportano solo calorie vuote ovvero” junk food”. La verdura viene consumata solo dal 20% degli studenti e solo una o due volte alla settimana.
L’aspetto fisico è importante, ma la maggior parte si dichiara insoddisfatto del proprio e riterrebbe opportuna la presenza di un nutrizionista a scuola con il quale parlare anche di DCA (disturbi del comportamento alimentare). Altro dato importante che è emerso, è che solo pochi conoscono la differenza tra intolleranze ed allergie, cos’è la celiachia e quali alimenti devono essere esclusi dalla dieta di un celiaco.
Infine l’attività fisica è sporadica , e per lo più effettuata nei periodi che precedono l’estate.
Il denominatore comune alla maggior parte degli intervistati è che sarebbero molto interessati a saperne di più, vorrebbero conoscere quali alimenti prevengono
l’insorgere di gravi patologie come cancro e diabete, e soprattutto vorrebbero trovare a scuola la disponibilità di acquistare alternative agli snack ipercalorici .
Tali dati sono stati confrontati anche con le risposte di alcuni alunni di una scuola spagnola e i risultati saranno esposti nel poster.
“Prevenire è meglio che curare” è il noto aforisma che ci ha lasciato un medico carpigiano Bernardino Ramazzini (1633-1714), antesignano della medicina del lavoro.
Per poter prevenire è fondamentale conoscere, essere informato e dove, se non tra i banchi scolastici, è opportuno apprendere i fondamenti da applicare per tutto il resto della propria vita?
Mossi da teli considerazioni, si è deciso di progettare e somministrare un questionario agli studenti del “Liceo Alfano I” per verificare quanto i programmi scolastici siano in grado di fornire elementi sufficienti affinché lo studente di oggi diventi il cittadino consapevole di domani.
Si parla “corretti di stili di vita”, dieta mediterranea come presupposto essenziale per la prevenzione di patologie cronico degenerative, ma i giovani studenti conoscono l’importanza di un’alimentazione varia e completa?
E’ stato chiesto se conoscevano il valore nutritivo e nutraceutico degli alimenti, e le risposte sono state tutte negative. Molti non fanno colazione a casa, ma consumano snack a scuola, e soprattutto molti fuori pasto che apportano solo calorie vuote ovvero” junk food”. La verdura viene consumata solo dal 20% degli studenti e solo una o due volte alla settimana.
L’aspetto fisico è importante, ma la maggior parte si dichiara insoddisfatto del proprio e riterrebbe opportuna la presenza di un nutrizionista a scuola con il quale parlare anche di DCA (disturbi del comportamento alimentare). Altro dato importante che è emerso, è che solo pochi conoscono la differenza tra intolleranze ed allergie, cos’è la celiachia e quali alimenti devono essere esclusi dalla dieta di un celiaco.
Infine l’attività fisica è sporadica , e per lo più effettuata nei periodi che precedono l’estate.
Il denominatore comune alla maggior parte degli intervistati è che sarebbero molto interessati a saperne di più, vorrebbero conoscere quali alimenti prevengono
l’insorgere di gravi patologie come cancro e diabete, e soprattutto vorrebbero trovare a scuola la disponibilità di acquistare alternative agli snack ipercalorici .
Tali dati sono stati confrontati anche con le risposte di alcuni alunni di una scuola spagnola e i risultati saranno esposti nel poster.