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Oggi ultimo incontro con i ragazzi dell'IIS Besta-Gloriosi di Battipaglia che si sono trasformati, insieme ai nostri operatori, in pizzaioli. Hanno impastato infornato e mangiato pizze in un clima festoso ed entusiastico. Questa giornata è stata solo l'ultima di una serie di 10 incontri, frutto di una convenzione con l'istituto, svolti durante l'anno 2015 dove protagonisti sono stati i ragazzi portatori di disabilità dell'istituto.
Grazie a tutte e tutti per aver condiviso con noi la seconda edizione di #perchisimescola. Portiamo a casa nuovi stimoli, nuove idee e nuovi incontri. Ospiti e relatori, studenti e volontari, hanno ribadito la necessità di potenziare le reti territoriali, di mantenere alta la voce sul dibattito per i diritti, di immaginare formule sempre nuove di impresa, cooperazione e inclusione. Da domani si torna a lavoro per costruire una piattaforma comune che sostenga azioni concrete di promozione di quelle strategie territoriali che vadano oltre le residenzialità parcheggio, oltre la medicalizzazione e a sostegno delle famiglie, degli interventi domiciliari, del lavoro e della dignità. Grazie a tutta la famiglia Progetto Capovolti, famiglie, utenti e operatori, per il lavoro splendido di ogni giorno e che ha dato vita a questa giornata.
Vincitore Premio Special Socials Codice 005 - ALIMENTAZIONE E DIETA MEDITERRANEA - “ INSIEME …E’ MEGLIO” dell'Istituto Prof. le Alberghiero di Stato Roberto Virtuoso di Salerno che si aggiudica una giornata in Fattoria Capovolti
CAPOVOLTI Società Cooperativa Sociale è una Cooperativa che opera per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità mentale. La Cooperativa gestisce la Fattoria Sociale CAPOVOLTI sita in Località San Vito di Montecorvino Pugliano (SA). Oggi la struttura svolge attività agricole e di servizi insieme ad attività socio-ricreative, riabilitative e di Fattoria Didattica, eventi rivolti alle associazioni e alle famiglie. LA STRUTTURA: la struttura è costituita da spazi al chiuso e all’aperto, cucina e bagni per il pubblico a cui si aggiungono oltre otto ettari di terreno coltivati ad orto e un oliveto di oltre mille piante, un boschetto, un’area attrezzata per le attività all’aperto. IL CAMPO ESTIVO CAPOVOLTI è dedicato a bambini e ragazzi dai 4 a 12 anni ed ha una particolare attenzione per bambini e ragazzi con disabilità. Offre una magica esperienza all’insegna del divertimento e della scoperta; un equilibrato mix tra relax e contatto con la natura. L’obiettivo è quello di accompagnare bambini e ragazzi in una esperienza di crescita, insegnando loro il valore del rispetto per la natura e per il mondo animale, la cura per l’ambiente in un percorso di crescita e di costruzione di sane relazioni, di acquisizione di nuove abilità di problem solving e di gestione delle emozioni, di potenziamento delle abilità attentive e di memoria. IL CAMPO ESTIVO CAPOVOLTI rappresenta una esperienza di qualità ma costituiscono anche un contributo concreto ai progetti di inclusione sociale e di sostegno alle disabilità attivati dalla Cooperativa Capovolti. LE ATTIVITA’: attività al mare; giochi di gruppo (con musica e materiale audio video); attività in ambiente naturale (orti, semina, raccolta); attività con gli animali; laboratori creativi legati al riuso di materiali, lavori con il legno, pittura, cucina; attività sportive (giochi di ruolo, giochi a squadre, caccia al tesoro). DOVE: le attività di Campo estivo si svolgeranno tre giorni a settimana presso il Lido Arenella di marina di Eboli e due giorni a settimana presso la struttura della Fattoria Sociale Capovolti in località San Vito di Montecrovino Pugliano. COSA OFFRIAMO: il campo offre il servizio navetta, pranzo e gli spazi dedicati; attività specifiche distinte per fasce di età; presenza di animatori e operatori professionali (sociologi, psicologi, assistenti sociali, educatori sociali, animatori, mediatori); presenza di operatori specializzati per attività con bambini e ragazzi con disabilità (in rapporto uno a uno). IL PROGRAMMA IL CAMPO ESTIVO CAPOVLTI sarà attivo nel periodo compreso tra il 22 GIUGNO E IL 31 LUGLIO 2015 e si svolgerà secondo il seguente programma settimanale. Il Lido Arenella mette a disposizione ombrelloni, sedie e spazi al coperto, bar e sala giochi. Sono previsti sconti anche per famiglie e genitori. IL CAMPO ESTIVO è gestito in collaborazione con l'associazione Macroverso, partner Progetto Capovolti
Al via la terza edizione del Creattiviamo la Città – Festival della Creatività Giovanile l’evento promosso da Arci Salerno e organizzato dal Centro Servizi Informagiovani di Salerno quest’anno è organizzato nell’ambito del progetto regionale ‘Giovani Protagonisti della Cultura’ – progetto finanziato dalla Regione Campania Settore Politiche Giovanili e del Forum Regionale della Gioventù.
#PERCHISIMESCOLA che si terrà SABATO 23 MAGGIO dalle ore 9:00 presso il Teatro Ghirelli Parco Salid Salerno L'evento è dedicato alla formazione e all'informazione sui temi legati alla Salute Mentale. Quest'anno punteremo l'attenzione sulle strategie di innovazione per la costruzione di reti territoriali e modelli di Impresa Sociale per l'inclusione delle disabilità mentale. Porteremo le esperienze più significative di associazioni e cooperative che operano sul territorio salernitano. Un ampio spazio sarà dedicato al tema della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e a come affrontare le nuove sfide e le nuove emergenze che questo provvedimento comporta per il nostro territorio. "Dopo la chiusura degli OPG, una grande battaglia di civiltà che viene da lontano - scrive il Direttore di Progetto CAPOVOLTI, Francesco Napoli - si apre un complicato intreccio di altre questioni, nazionali e territoriali, legate all’orientamento, sempre più istituzionalizzante e medicalizzante, che sembrano prendere i servizi di salute mentale. Ribadiamo subito un concetto: non basta chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari se poi il cambiamento passa attraverso la realizzazione di microstrutture che ne hanno il non tanto vago ricordo, le REMS. E sfatiamo anche un altro dubbio: non siamo pregiudizievolmente contro le strutture residenziali o le REMS in quanto tali: crediamo piuttosto che se esiste una sparuta minoranza di persone che necessitano di interventi di questa natura, ve ne sono molte altre completamente abbandonate, private insieme alle loro famiglie di sostegno, orientamento, autonomia; private in buona sostanza della dignità e del loro futuro." tra gli ospiti ANGELO RIGHETTI, PSICHIATRA, RESPONSABILE DI SALUTE MENTALE DELLA CONFERENZA PERMANENTE DEL PARTENARIATO EUROMEDITERRANEO, ESPERTO DELL'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA' E DELL'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE. SI ALLEGA IL PROGRAMMA DETTAGLIATO
PER ULTERIORI INFORMAZIONI E CONTATTI [email protected] FRANCESCO NAPOLI, DIRETTORE PROGETTO CAPOVOLTI 0039 328 6774 094 Torna, per la seconda edizione, l’appuntamento con #perchisimescola, il nostro evento annuale dedicato alle questioni legate alla salute mentale. A distanza di un anno tante sono le soddisfazioni che possiamo raccontare, ma sono altrettanto forti le preoccupazioni che ci troveremo a condividere. Dopo la chiusura degli OPG, una grande battaglia di civiltà che viene da lontano, si apre un complicato intreccio di altre questioni, nazionali e territoriali, legate all’orientamento, sempre più istituzionalizzante e medicalizzante, che sembrano prendere i servizi di salute mentale. Ribadiamo subito un concetto: non basta chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari se poi il cambiamento passa attraverso la realizzazione di microstrutture che ne hanno il non tanto vago ricordo, le REMS. E sfatiamo anche un altro dubbio: non siamo pregiudizievolmente contro le strutture residenziali o le REMS in quanto tali: crediamo piuttosto che se esiste una sparuta minoranza di persone che necessitano di interventi di questa natura, ve ne sono molte altre completamente abbandonate, private insieme alle loro famiglie di sostegno, orientamento, autonomia; private in buona sostanza della dignità e del loro futuro. La miopia delle istituzioni - volontaria o involontaria? - continua ad immaginare la gestione e l’organizzazione dei servizi di salute mentale come un fatto meramente contenitivo, medicalizzante, sottilmente e culturalmente manicomiale. Un orientamento, questo, destinato a potenziarsi, dato il costante drenaggio di fondi pubblici in favore delle residenzialità piuttosto che di altri servizi, e ad essere l’unico strumento con il quale affronteremo, a breve, gli esiti del postmanicomiale, ovvero quella immane platea di persone con disabilità mentale adulta che si troverà nei prossimi anni senza supporto familiare, avendo genitori prevedibilmente anziani, e contestualmente senza alcuna rete territoriale di supporto, senza servizi e senza processi di costruzione del “dopo di noi”, tanto chiacchierato, ma altrettanto incompiuto. In questo quadro, territoriale, regionale e nazionale, in cui si privano le persone e le famiglie della loro autodeterminazione, si costruiscono percorsi sussunzione e cattura, plasticamente raccontanti da forme di contenimento fisico e farmacologico, Progetto CAPOVOLTI e la rete di riferimento, provano a dire qualcosa di diverso, dire il possibile, smuovere la comunità. Progetto CAPOVOLTI racconta innanzitutto l’inserimento lavorativo reale e concreto; racconta di un luogo immaginato e realizzato con fatica e coraggio, ma dove oggi respira e si amplia una comunità possibile di donne e uomini, giovani e meno giovani, bambini e ragazzi, senza alcuna differenza se non quella delle singolari qualità, limiti, energie, risorse, passioni, desideri. Progetto CAPOVOLTI racconta di un coinvolgimento possibile delle persone e della comunità, di una sensibilizzazione costante delle scuole e del territorio, di un coinvolgimento operativo del mondo del no profit e del mondo profit. Progetto CAPOVOLTI racconta dell’aspirazione di tutte e tutti noi a re(i)stituire senso e valore all’essere comunità di persone, tutte uguali e per questo tutte differenti. Una sfida che in questo anno si è concretizzata nell’avvicinarsi e nel partecipare di tante e tanti compagni di strada. Torna #perchisimescola, dunque, e torniamo più mescolati che mai! Coglieremo questa nuova occasione a cui invitiamo tutte e tutti, operatori, giovani e studenti, associazioni, cooperazione, istituzioni, per valorizzare quanto di buono promuove questo nostro territorio in termini di formazione, impresa sociale, welfare di comunità e coinvolgimento dei giovani. Coglieremo l’occasione per mostrare quanto quello che promuoviamo a parole si concretizza nell’esperienza della mutualità, della costruzione di comunità cooperative e di imprese sociali. E coglieremo ancora una volta l’occasione per tenere aperto il dibattito sul superamento degli OPG, convinti che non bisogna abbassare la guardia, che bisogna pretendere interventi territoriali ben oltre le strutture e le residenzialità di varia natura; bisogna pretendere la possibilità per utenti e familiari di decidere il proprio percorso di costruzione di vita e di benessere; bisogna pretendere l’attuazione di strumenti per costruire servizi territoriali di inserimento lavorativo, di supporto domiciliare, di orientamento ai servizi, di accompagnamento scolastico e formativo, di coinvolgimento della comunità, di potenziamento della rete di servizi e dell’associazionismo. In sintesi, pretendere un nuovo percorso, oltre l’istituzionalizzazione, per re(i)stituire dignità alle persone con disabilità mentale e alle loro famiglie, per restituire loro la libertà, e con essa la responsabilità, del proprio percorso di vita. Senza pietismi o vittimismi, ma con la consapevolezza che accanto ai necessari supporti, sono necessari altrettanti percorsi di autonomia, lavoro, crescita personale e comunitaria.
Torna #perchisimescola, e non sarà solo un momento di denuncia e riflessione, non sarà una passerella. Sarà, lo speriamo davvero, un momento di condivisione di esperienze positive, di consolidamento e costruzione di quella rete dal basso che ci pare indispensabile per proporre itinerari di cambiamento, strategie possibili, narrazioni alternative alle logiche dell’esclusione. #perchisimescola non è solo un titolo o uno slogan, è per noi un fatto identitario e culturale: mescolarci significa essere convinti che l’altro da me è portatore sano di qualcosa che può arricchirmi, alla pari, e che io posso essere arricchito dall’incontro e dal camminare con l’altro; mi mescolo perché penso che una società plurale e orizzontale sia migliore e sia possibile; mi mescolo perché penso che la contaminazione sia un fatto che aggiunge alla mia esperienza di vita e non toglie nulla; Mi mescolo perché voglio poter condividere abbracci, gioie e difficoltà, con Marco, Aldo, Doriano, Licia, Claudio, Nunzio, Marco, Roberto, Paolo, Nathalie, Francesca, Alessandra, Matteo, Dominique, Giuseppe, Emmanuele, Michele, Liberata, Patrizia, Alessandro, Alfonsina, Edolmina, Giuseppe, Nicola, Angelo, Maria, Francesco, Domenico, Silvana, Eva, Elisa, e tanti, tanti altri … Mi mescolo perché voglio che anche agli altri sia consentito mescolarsi e rendere più bella, più sana, più equa, più dignitosa, la propria vita e quella di tutta la comunità. E tu, che aspetti a mescolarti con noi ?! #perchisimescola2.0 - Call for paper 2015 Codice partecipante 006 Votazione "like" per premio Special Socials aperta fino alle ore 12:00 di sabato 23 maggio I GECHI Il progetto “I GECHI” intende realizzare come in un gioco di parole “il recupero per il recupero”, ovvero la riqualificazione di microaree pubbliche con destinazione a verde ubicate all’interno della città di Salerno con il fine di rendere terapeutica l’attività lavorativa .
Quindi un’aiuola o una qualsiasi superficie di terreno da riqualificare, seppur piccola, può offrire l’opportunità per il recupero di disabili psichici o di altri soggetti che in un certo qual modo vivono una situazione di svantaggio. Il nome “i gechi” rappresenta quel mondo di soggetti che vivono delle disabilità psichiche, destinati ad essere emarginati perché tenuti a distanza dai cosiddetti normodotati. Il progetto rappresenta l’idea per rimuovere quella diffidenza che discrimina ed isola un mondo che in fin dei conti è in ognuno di noi. #perchisimescola2.0 - Call for paper 2015 Codice partecipante 005 Votazione "like" per premio Special Socials aperta fino alle ore 12:00 di sabato 23 maggio ALIMENTAZIONE E DIETA MEDITERRANEA - “ INSIEME …E’ MEGLIO” La nostra idea-progetto, « Insieme …è meglio”», nasce dall’esigenza che c’è di “volersi bene”, nel senso di aver cura del proprio essere, nutrendolo con cibi sani, perché come si dice: “Quando c’è la salute, c’è tutto”, e con l’intento di sensibilizzare gli alunni alle problematiche legate alla tutela della salute, che ha destato notevole interesse in quanti vi hanno partecipato.
Salute e benessere sono obiettivi che noi tutti ci poniamo anche se non sempre c’è chiarezza su ciò che possiamo fare per raggiungerli. Negli ultimi anni tali concetti sono andati sempre più ampliandosi definendo in modo via via preciso tutti i fattori che possono contribuire a determinare una situazione di equilibrio. La prevenzione attraverso opportuni periodici controlli, un’alimentazione corretta ed equilibrata, la pratica costante di un’adeguata attività fisica, l’equilibrio mentale ottenuto attraverso opportune scelte di vita, l’attenzione all’ambiente e la limitazione dei fattori inquinanti, sono tutti aspetti ugualmente importanti. E’ infatti solo dall’attenzione verso ognuno di questi elementi e comportamenti, in una parola lo “stile di vita”, può nascere il nostro “star bene”. |
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