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MARATONA DELLA COOPERAZIONE: UNA VISIONE POLITICA TRA PROPOSTE PER IL PRESENTE E PROSPETTIVE PER IL FUTURO

27/4/2020

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​#PERCHISIMESCOLA2020
Riassunto e considerazioni
Francesco Napoli, Presidente Cooperativa Sociale Capovolti


La MARATONA DELLA COOPERAZIONE, la lunga diretta con la quale abbiamo voluto festeggiare il 25 aprile di quest’anno insieme a tante e tanti che ci hanno seguito, era ed è stato un momento importante per la nostra comunità di persone, cooperatrici e cooperatori, impegnati ogni giorno nella prossimità ai più fragili, nell’innovazione e nella costruzione di impresa, di una economia solida, solidale, sostenibile.
Non abbiamo mai derogato alla nostra funzione politica, lo abbiamo ribadito spesso in questi anni, e tanto meno abbiamo voluto farlo oggi, in un tempo complesso che ci spinge a raccogliere la sfida del cambiamento oltre che quella di dover, insieme, affrontare una emergenza che la nostra generazione e le generazioni future ricorderanno per lungo tempo. Questa funzione politica, crediamo, si ottempera innanzitutto con una presa di parola chiara, libera e coraggiosa. Una presa di parola che rivendica una indipendenza, non scontata, da dinamiche localistiche non sempre sane e da dinamiche di interdipendenza per certi aspetti sane ma che vanno affrontate con la “schiena dritta ed a testa alta”. Una schiena dritta e una testa alta che ci viene dal lavoro quotidiano, dalle competenze maturate sul campo e nei percorsi di formazione e di aggiornamento, dall’innovazione, dal sacrificio di ogni giorno di tante e tanti. Ci siamo presi, ed abbiamo provato a dare, parola a chi nella cooperazione ed in rappresentanza di questo mondo locale, regionale e nazionale, opera per la crescita umana, sociale, culturale ed economica delle nostre comunità.
​
Abbiamo provato a dire alcune cose chiare.

Ancora una volta, nonostante il suo valore concreto, il Terzo Settore è stato tenuto ai margini delle scelte politiche e strategiche. Abbiamo ricevuto certo qualche “pacca sulla spalla”, ma non è sufficiente. Abbiamo dimostrato, come tante e tanti, che il Terzo Settore resta la spina dorsale di questo paese insieme al Servizio Sanitario Nazionale ed a tutto il sistema di Welfare, pubblico e del privato sociale. 

Abbiamo detto con chiarezza che si, l’emergenza ha visto il prevalere di una esigenza di sanità la quale però ha mostrato tutti i limiti di un sistema centralizzato, ospedaliero ed esclusivamente o prevalentemente orientato alla cura come un fatto sanitario appunto. Noi pensiamo invece che la centralità sia quella della salute, a partire dall’urgenza di una rete di servizi territoriali e domiciliari orientati al benessere ed alla presa in carico globale non solo dei singoli, ma della salute pubblica nel suo complesso. Questa emergenza, più di ogni altra cosa, ci ha restituito l’evidenza che la salute dei singoli passa attraverso pratiche di salute collettiva, di salute pubblica.

Abbiamo poi detto con altrettanta chiarezza che la rete del Terzo Settore nel nostro paese è in pericolo, e con essa la tenuta dei servizi socio-assistenziali, socio-sanitari, territoriali e domiciliari, dedicati all’infanzia ed alle adolescenze, dedicati all’accoglienza e alle estreme povertà. È in pericolo il tessuto economico e di impresa che il Terzo Settore ha saputo costruire in questi decenni di trasformazione partita dal basso e che ha dimostrato che si può fare impresa sociale, generare lavoro e reddito oltre le logiche del profitto e del capitale. Tutto questo è in pericolo e con esso migliaia di persone e famiglie.

Voglio ringraziare Carlo Borgomeo, Presidente di Fondazione CON IL SUD, per aver accolto il nostro invito, per averci proposto una visione politica e strategica e per aver rilanciato la proposta di un sostegno forte, a fondo perduto, al Terzo Settore. Confidiamo che questo appello non resti inascoltato.

Come vogliamo ringraziare Don Virginio Colmegna, Presidente di Casa della Carità, per averci offerto il suo contributo sul tema della salute. “Salute Bene Comune” è il manifesto intorno al quale oramai da molti mesi si sta sviluppando la riflessione e lo slancio politico per riaffermare la centralità della salute come patrimonio collettivo e l’urgenza di strumenti adeguati alle sfide del nostro tempo su questo tema. La funzione del radicamento territoriale dei servizi, la prossimità degli stessi e la loro funzione di prevenzione prima ancora che di cura e presa in carico, sono elementi fondamentali per generare benessere.

Insieme ai nostri ospiti, in oltre sette ore di diretta e più di diecimila collegamenti, abbiamo aperto un dibattito articolato a partire dal livello regionale, le strategie e la centralità dell’impresa sociale senza dimenticare e senza esimerci dal dire che anche il Piano Sociale Regionale emanato nelle scorse settimane è uno strumento importante ma non sufficiente e che ancora non risponde adeguatamente ai bisogni delle comunità. 

In questo senso la nostra rete, a partire dal ruolo di Consorzio La Rada, ha dato e continuerà a dare il proprio contributo sia in termini di produzione e di competenze sia in termini di innovazione ed implementazione dei servizi, come abbiamo avuto modo di condividere e commentare insieme ad Elena Silvestri, Presidente di Consorzio La Rada e Franco Picarone, Presidente Commissione Bilancio della Regione Campania.

Abbiamo potuto evidenziare il ruolo del Terzo Settore in questa fase di emergenza, ed in particolare l’esperienza di Life for Life, Palazzo Belvedere in cui una struttura tutelare per anziani, insieme alla Fondazione della Comunità Salernitana e ai servizi territoriali sta sperimentando formule innovative e solidaristiche di sostegno agli anziani soli e fragili del territorio a sud della nostra provincia. In questo senso si è evidenziato il ruolo delle fondazioni come luoghi delle comunità non solo deputate all’erogazione, ma anche alla mobilitazione di risorse ed alla promozione di nuovi modelli di intervento, nuove pratiche per rispondere ai bisogni e per sostenere la crescita delle comunità nella logica del dono, della condivisione, del senso di appartenenza. Un ruolo quello delle fondazioni - esplicitato credo al meglio da Patrizia Stasi, Presidente della Fondazione Banco Napoli per l’Assistenza all’Infanzia e Antonia Autuori, Presidente di Fondazione della Comunità Salernitana - di cerniera anche rispetto al rapporto con i soggetti istituzionali locali, regionali e nazionali che diventa parte di quel meccanismo di sane relazioni che sole possono sostenere la ripartenza.


Il tema delle erogazioni, del sostegno al Terzo Settore e dell’implementazione dei servizi ha investito il nostro dibattito in un ideale filo rosso che è stato oggetto anche del dialogo con Giuseppe Sottile, Direttore area Sud di Banca Popolare Etica. Anche in questo caso abbiamo potuto riaffermare da un lato che i sostegni attualmente in campo sono insufficienti ma soprattutto sono sostegni che rischiano di indebitare fortemente le imprese sociali e con esse l’intero sistema paese. D’altro canto anche il Terzo Settore è chiamato ad una gestione economico-finanziaria e degli investimenti che da un lato punti a risanare eventuali criticità e dall’altro guardi maggiormente alla trasversalità e diversificazione aziendale. In questa prospettiva c’è anche da considerare l’urgenza per il Terzo Settore di uscire da una certa logica da “piccolo orticello” e “comodo nanismo” per entrare sempre più in una logica di rete di imprese e di eccellenza per poter competere sui mercati locali ed internazionali. Anche in questo caso giocheranno un ruolo fondamentale le competenze e l’aggiornamento di cui i quadri e i dirigenti della cooperazione sapranno dotarsi, a partire dalla comunicazione, dal marketing, dalla formazione di impresa e fino alle conoscenza delle lingue straniere.

Con Mariateresa Imparato, Presidentessa Regionale di Legambiente ed Emiliano Sergio, Presidente di Cava Felix, abbiamo invece aperto uno spaccato sulle questioni ambientaliste ribadendo, anche in questo caso, che l’emergenza sanitaria non può e non deve diventare un alibi per frenare la lotta ai cambiamenti climatici. Sull’altare della ripresa produttiva non possiamo derogare ai nostri doveri verso il Pianeta. Ed anzi, proprio questa emergenza, ci sta insegnando quanto siamo parte di un ecosistema e che in questo ecosistema dobbiamo convivere e rispettarci. Promuovere ambientalismo oggi significa allora turismo sostenibile, all’aperto, significa impresa che tutela l’ambiente nelle pratiche quotidiane, significa promozione ed educazione nelle scuole, significa luoghi di bellezza e di economia sostenibile.

Nel rincorrersi di riflessioni e proposte non è mancato uno spaccato sul tema della formazione e del lavoro, ed ovviamente sull’inserimento lavorativo di persone con fragilità connesso ai luoghi della cooperazione, dell’impresa profit e dell’Agricoltura Sociale. Rivendichiamo anche qui una presa di parola: budget di salute subito! Perché non possiamo e non vogliamo vivere di briciole e di assistenzialismo! Non vogliamo che i più fragili siano anche schiavi di un sistema di assistenza che non produce né reddito né autonomia né dignità. Rivendichiamo l’applicazione ed il controllo su questa applicazione delle norme in materia di inserimento lavorativo di persona con fragilità nel contesto delle imprese private e ci facciamo carico della possibilità di sostenere questi percorsi. Non è una guerra contro l’impresa profit, non ci sono i buoni ed i cattivi qui. L’impresa profit ha tutti i limiti e tutte le difficoltà, economiche e di gestione, nel poter assumere ed accompagnare con coerenza persone con disabilità, ne siamo consapevoli. Tuttavia strategie virtuose esistono, vanno solo mutuate ed applicate con coerenza e determinazione. Non abbiamo bisogno di sussidi, che pure per alcuni sono essenziali alla sopravvivenza ed al reddito minimo. Abbiamo piuttosto bisogno di percorsi chiari, pratiche condivise e coerenti con i bisogni, spazi di coprogettazione e cogestione che consentano all’intero sistema di Welfare e di impresa di funzionare. 

Del complesso di queste riflessioni, che sarebbe impossibile riassumere qui, ringrazio i nostri interlocutori sull’argomento: Anna Checchero, Direttore Agenzia Per il Lavoro Mestieri Campania, Giovanpaolo Gaudino, Presidente di Federsolidarietà Campania, Giuliano Ciano, Portavoce del Forum Nazionale Agricoltura Sociale, Gianluca Mastrovito, Presidente ACLI Salerno.    

Il tema del budget di salute non investe solo le questioni legate alla formazione ed all’inserimento lavorativo, ma il complesso delle possibilità da offrire alle persone con disabilità e, per noi, in particolar modo alle persone con disabilità mentale. Il tema dei servizi territoriali e domiciliari che possano superare, finalmente e per sempre, il tema delle restrizioni, della coercizione e dell’isolamento dei “matti” è un qualcosa che sentiamo intimamente prioritario e politicamente fondamentale.
Da quando siamo nati, ed è la ragione per la quale ci siamo messi in gioco oramai quasi dieci anni fa, era e resta proprio questo: costruire percorsi di autodeterminazione per le persone con disabilità mentale. Sapevamo e sappiamo di scontrarci con un sistema che va in direzione opposta, ma la nostra, per dirla con le parole di Fabrizio De Andrè, è una direzione che resta “ostinata e contraria” alle logiche di controllo, di sussunzione dei corpi, di assoggettamento e di discriminazione. La nostra è una presa di parola vicaria; sentiamo di dover fare le veci di chi questa presa di parola non può abitarla, per propria condizione e tuttavia cerchiamo sempre e comunque di favorirla nel protagonismo di quanti sono affidati a noi, di quanti si fanno nostri compagni e compagne di viaggio anche solo per un piccolo tratto di strada, con la loro follia, con la loro fragilità, che poi non è così diversa dalle fragilità di ciascuno.

​Con i professionisti della salute mentale che sono intervenuti, Andrea Dell’Acqua e Germano Fiore, abbiamo voluto aprire una finestra su questo argomento, sapendo e condividendo tutte le criticità che stiamo affrontando e che affronteremo sia nei percorsi di presa in carico sia nei percorsi di autonomia delle persone con disabilità mentale. Consapevoli del rischio di una regressione verso pratiche restrittive, di stigma e di isolamento, intendiamo farci portatori di prassi e pratiche all’opposto. Lo abbiamo già chiesto facendo proposte concrete, lo continueremo a fare nella vita quotidiana della nostra comunità.

Infine, con Antonella Grandinetti, Psicologa e Psicoterapeuta ma anche da poco Consigliera dell’ordine degli Psicologi della Campania, abbiamo riflettuto sul ruolo dei professionisti del benessere psicologico in questa fase di emergenza e la centralità della presenza dei professionisti nei servizi, nelle equipe ospedaliere ed i tutti quei luoghi in cui lo sguardo “psicologico” è ancora troppo assente. Anche in questo caso abbiamo osservato come, a partire dal servizio pubblico, ci sia maggiore bisogno di un rispetto reciproco, di una dignità e di un riconoscimento delle professionalità, di una collaborazione e condivisione delle pratiche quotidiane. Abbiamo spesso sentito parlare in queste settimane del ruolo degli psicologi, che arrivano a sostegno del personale sanitario, dell’uso – e talvolta l’uso improprio quando non l’abuso – delle consultazioni online. Bene, da psicologo e psicoterapeuta, prima ancora che da dirigente del Terzo Settore, voglio scrivere con chiarezza: non possiamo più pensare che la psicologia sia la “cenerentola” del sistema sanitario. Per decenni i tagli hanno impoverito la sanità pubblica in tutte le sue componenti e la presenza degli psicologi si è fatta sempre più scarna e ridotta all’osso. Gli psicologi non possono essere chiamati sempre e solo “all’ultimo minuto” o peggio in forma “volontaristica”. Non siamo solo quelli empatici, pronti ad ascoltare. Siamo professionisti sanitari al pari di altri, ciascuno con le proprie competenze. Ed è per questo che, anche e proprio questa emergenza, siamo consapevoli e chiediamo “più psicologia” nei servizi, più attenzione al benessere psicologico, pratiche stabili di coinvolgimento degli e delle psicologhe nelle equipe ospedaliere e territoriali. 

Una lunga carrellata, forse noiosa. Una sintesi difficile, anche sul piano emozionale, perché si, certi momenti toccano le emozioni, riguardano la carne viva di tutte e tutti noi che crediamo in una comunità a misura di ciascuno, come amo dire e scrivere da tempo. E’ stata la mia prima diretta in assoluto – non si direbbe. La mia reticenza a certi sistemi innovativi è nota, soprattutto quando riguardano una sovraesposizione da cui cerco di rifuggire ma dalla quale non mi sottraggo se in gioco c’è la responsabilità e l’urgenza di raccontare la bellezza, di sostenere il cambiamento, di valorizzare le competenze, di pretendere dignità per tutte e tutti. E non mi sottraggo perché il mio cammino mi ha dato la fortuna di avere compagne e compagni di viaggio straordinari, con cui abbiamo condiviso strade impervie e discese, criticità e soddisfazioni e che, come me, non si sono mai sottratte e sottratti né alle responsabilità, nei ai sacrifici, né alle sfide. È un bene prezioso la loro compagnia.

Non abbiamo solo fatto richieste e proposte, sia ben chiaro. Abbiamo una responsabilità e dobbiamo prendercela fino in fondo. Dobbiamo noi per primi uscire da una certa sudditanza, metterci in gioco come imprese e prendercene i rischi. Dobbiamo noi per primi studiare, imparare, acquisire sempre nuove competenze. Dobbiamo immaginare e costruire pratiche dal basso che evidenzino la solidità dei nostri percorsi e delle nostre scelte. Dobbiamo avere il coraggio di assumerci il ruolo politico, di prendere parola, prima ancora che chiedere qualcosa a qualcuno, seppur legittimamente. Dobbiamo avere il cappello in testa, per proteggerci dal sole o dalla pioggia lungo il cammino, nelle nostre periferie, nei quartieri, nei campi, nelle nostre fattorie e nelle metropolitane. Dobbiamo avere il cappello in testa e non in mano!
 

Video1 intervengono
Elena Silvestri, Presidente Consorzio La Rada
Francesco Picarone, Presidente seconda commissione - Bilancio e Finanza, Demanio e Patrimonio, Regione Campania

Patrizia Stasi, Presidente Fondazione Banco di Napoli per l'Assistenza all'Infanzia
Video2 intervengono
Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione con il Sud
Don Virginio Colmegna, Fondazione Casa della Carità, Milano
Patrizia Stasi, Presidente Fondazione Banco di Napoli per l'Assistenza all'Infanzia

Video3 intervengono
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Patrizia Stasi, Presidente Fondazione Banco di Napoli per l'Assistenza all'Infanzia
Antonia Autuori, Presidente Fondazione della Comunità Salernitana
Giuseppe Sottile, Direttore Area Sud, Banca Popolare Etica
Video4 intervengono
​
Anna Checchero, Direttore Agenzia per il Lavoro Mestieri Campania
Gianluca Mastrovito,
​Presidente ACLI Salerno
Giovanpaolo Gaudino, Presidente Federsolidarietà, Confcooperative Campania


Video5 interviene
​
Giovanpaolo Gaudino,
Presidente Federsolidarietà,
​Confcooperative Campania
Video6 intervengono
​Giuliano Ciano, Portavoce Forum Nazionale Agricoltura Sociale
Nathalie Franchet, Direttore Cooperativa Sociale Capovolti
 Mariateresa Imparato , Presidente Legambiente Campania

Video7 intervengono
​Mariateresa Imparato, Presidente Legambiente Campania

Emiliano Sergio, Presidente Coop.Soc. Cava Felix - partner Progetto Co.Meta - ecoparco
​

Video8 intervengono
​​Germano Fiore, Psichiatra e Psicoterapeuta
Andrea Dell’Acqua, Psichiatra e Psicoterapeuta
Federica di Martino, Coordinatrice Servizi Cooperativa Sociale Capovolti
Antonella Grandinetti, Psicologa e Consigliera Ordine degli Psicologi della Regione Campania
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Maratona della Cooperazione - Il ruolo del Terzo Settore nell'emergenza COVID-19 - 25 aprile on FBLIVE

17/4/2020

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#perchisimescola2020
MARATONA della COOPERAZIONE
Il ruolo del Terzo Settore nell'emergenza COVID-19

Il 25 aprile, Festa della Liberazione, sui nostri canali una lunga maratona con esperti, istituzioni, protagoniste e protagonisti del Terzo Settore alla scoperta di un futuro possibile dopo l'emergenza COVID-19. Un contributo alla crescita ed alla riflessione condivisa per lo sviluppo umano, sociale ed economico delle nostre comunità.

Come si svolgerà la MARATONA?
Semplice! 
Ogni 30 minuti, un ospite, venti minuti di confronto.
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La diretta sarà visibile sulle seguenti pagine facebook:
Capovolti Coop.Sociale
CometaPark
Progetto Capovolti
La Vita Dentro
La Bottega
Di seguito l'elenco, in continuo aggiornamento, degli ospiti che dialogheranno con Francesco Napoli, Presidente Cooperativa Sociale Capovolti 

Ore 10,30
Don Virginio Colmegna, Fondazione Casa della Carità, Milano

Ore 11,00
Lucia Fortini, Assessore Politiche Sociali, Regione Campania

Ore 11,30
Francesco Picarone, Presidente seconda commissione - Bilancio e Finanza, Demanio e Patrimonio, Regione Campania

​Ore 12,00
Patrizia Stasi, Presidente Fondazione Banco di Napoli per l'Assistenza all'Infanzia
​
Antonia Autuori, Presidente Fondazione della Comunità Salernitana

Ore 12,30
Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione con il Sud

Ore 13,00
Giuseppe Sottile, Direttore Area Sud, Banca Popolare Etica

Ore 14,00
Anna Checchero, Direttore Agenzia per il Lavoro Mestieri Campania

Ore 14,30
Gianluca Mastrovito, Presidente ACLI Salerno
Ore 15,00
Elena Silvestri, 
Presidente Consorzio La Rada
Giovanpaolo Gaudino, Presidente Federsolidarietà, Confcooperative Campania 

Ore 15,30
Giuliano Ciano, 
Portavoce Forum Nazionale Agricoltura Sociale

Tommaso Simionato, 
​Agricoltura Sociale "La Costa", Vicenza


Ore 16,00
Mariateresa Imparato,
Presidente Legambiente Campania


Ore 16,30
Germano Fiore,
Psichiatra e Psicoterapeuta

Andrea Dell’Acqua,
Psichiatra e Psicoterapeuta


Ore 17,00
Armando Cozzuto,
Presidente Ordine degli Psicologi della Regione Campania

Antonella Grandinetti,
Psicologa e Consigliera Ordine degli Psicologi della Regione Campania
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Buon Natale 2019

23/12/2019

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#BuonNatale dalla grande famiglia #Capovolti : Nadia, Antonio, Nunzio, Federica, Gaetano, Marco, Francesca, Gianmario, Paolo, Luisa, Matteo, Alessandro, Samanta, Michele, Emilia, Francesco, Peppe, Alessandra, Ronay, Doriano, Chiara, Graziano, Nico, Nathalie, Pietro, Aldo, Dina, Emmanuele, Carmine, Luana, Alessandro, Roberta, Nunzio.

□#BuonNatale dalla grande famiglia #Capovolti □ : Nadia, Antonio, Nunzio, Federica, Gaetano, Marco, Francesca,...

Pubblicato da Capovolti Coop.Sociale su Lunedì 23 dicembre 2019
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#CAPOVOLTI: UNA COMUNITA’ IN CAMMINO TRA STORIE, RELAZIONI, SFIDE ED OPPORTUNITA’

7/7/2019

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CAPOVOLTI:
UNA COMUNITA’ IN CAMMINO TRA STORIE, RELAZIONI, SFIDE ED OPPORTUNITA’


di Francesco Napoli
Presidente Cooperativa CAPOVOLTI
Quando abbiamo pensato progetto capovolti abbiamo deciso di raccogliere più di una sfida: quella di progettare una start-up di impresa aderendo ad un bando che sapevamo essere decisamente complesso in termini di richieste di sostenibilità ed investimento privato; affrontare un ambito di intervento non solo nuovo per noi tutte e tutti, ma anche ancora poco esplorato e poco valorizzato nei nostri contesti ad esclusione di alcune storiche esperienze che pure vivevano difficoltà. Ma la sfida più grande era quella di cambiare il paradigma di riferimento che era oramai consolidato nelle famiglie, nei beneficiari e nei servizi, di un welfare sostanziato dall’assistenzialismo, dal vincolo sociale e dall’intervento sanitario massiccio e pervasivo. In buona sostanza un sistema, che non è cambiato molto, di dipendenza quando non di vera e propria schiavitù morale. ​​
Sapevamo che ci saremmo dovuti confrontare con prassi consolidate, soggetti territoriali molto più esperti di noi, con una visione culturale dell’agricoltura antiquata, tradizionale e svalutata. Sapevamo di correre il rischio di mettere insieme l’agricoltura come diminutio e le fragilità con il portato di stigma con il concreto risultato di generare una doppia discriminazione su base pietistica, paternalistica, escludente, marginalizzante. Tutto questo in un territorio apatico, asfittico, con problematiche oggettive di mobilità, servizi alle imprese, scarsità di competenze e professionalità, prassi del lavoro decisamente alternative per non dire di peggio e, come se non bastasse, in anni di piena crisi economica.
Una analisi forse impietosa che poteva scoraggiarci. Una analisi che si è andata, per fortuna, sviluppando ed integrando nel corso dei primi mesi di progettazione e di attuazione. Quel pizzico di incoscienza, che sempre serve per prendersi grandi rischi e realizzare grandi cose, non ci ha però limitati nell’avere chiara l’analisi di contesto e valutare strategie e metodologie adeguate alla sfida. 
Abbiamo quindi costruito una progettazione su tre assi:
  1. una rete ampia e solida che consentisse di mettere insieme competenze e professionalità trasversali, stimoli, novità ed esperienze consolidate che potessero dialogare e dare il proprio contributo;
  2. una progettazione modulare che avesse da un lato la qualità di essere agile, dinamica, flessibile ed adattabile e, dall’altro lato, che potesse “sopravvivere” ad eventuali criticità insormontabili di specifiche aree di intervento che non compromettessero tutte le altre;
  3. il connubio inevitabile in prospettiva, di impresa agricola e servizi alla persona che si valorizzassero e qualificassero reciprocamente dando un sostanziale contributo all’innovatività, all’eccellenza ed alla sostenibilità dell’intervento. 
Ci siamo dati quindi degli slogan, delle parole chiave di riferimento che fossero da guida nel tempo per il nostro lavoro: valorizzare le produzioni e le risorse locali, capovolgere le leggi del profitto, vivere e condividere esperienze che aiutano a crescere, coltivare benessere psicologico, innovare un futuro sostenibile, costruire una comunità a misura di ciascuno.
Trovare casa non è stato facile, così come non è stato facile dialogare e tenere unita una rete di partenariato ampia e complesse, talvolta orientata in alcune sue componenti ad una visione della progettazione sociale facilona quando non individualistica, autoreferenziale. La selezione naturale, in questo caso, ha fatto il suo corso. Mentre abbiamo invece avuto ed incontrato compagne e compagni di strada di grande valore, professionalità ed abnegazione dai quali abbiamo potuto imparare molto e che molto hanno dato e continuano a dare alla nostra grande famiglia. 
Si, perché il nostro obiettivo è sempre stato quello di pensare capovolti come una famiglia, dove tutto accade e dove tutto si vive insieme, nei momenti più felici ed in quelli più complicati. Dove nei momenti di festa e nei momenti di sofferenza pensiamo sia sempre importante esserci tutte e tutti.
In questo spirito abbiamo condiviso la prima fase di progetto, la costruzione degli strumenti operativi, la formazione degli operatori, la costruzione di prassi e di inquadramento aziendale. 
Abbiamo ridato vita all’oliveto aziendale, qualificandoci oggi come azienda agricola biologica ed avendo ottenuto la certificazione DOP del nostro territorio per l’olio extravergine che esportiamo in tutta Italia ed in molti paesi d’Europa.
La nascita della cooperativa nel 2014 ha segnato un ulteriore punto di svolta del progetto. Nuove sfide, nuove esigenze, nuove prospettive.
Nella logica di una presa in carico globale e reciproca l’attenzione di una governance cooperativa non può che essere ampia e diffusa, a partire dalle socie e dai soci, dai dipendenti e dalle dipendenti prima ancora che dai beneficiari e destinatari degli interventi. La responsabilità che abbiamo sentito e sentiamo tutt’ora prioritaria di offrire un contesto di lavoro sano e corretto si scontra inevitabilmente con la assoluta inadeguatezza delle risorse economiche e della gestione delle stesse da parte del servizio pubblico. Un servizio pubblico incapace di letture coerenti, di una concreta ottimizzazione delle risorse e di un uso sano delle stesse. Un servizio pubblico incapace di scelte coraggiose e strategiche che scarica spesso, troppo spesso, sul Terzo Settore emergenze, criticità ed una gestione globale del beneficiario in una logica di totale delega e supplenza condite da una sostanziale scarsità di strumenti e competenze. Tuttavia questo non ci ha impedito di fare scelte coraggiose che consentissero il prosieguo e la conclusione di Progetto Capovolti e la sostenibilità e la tutela del lavoro di quanti, operatori e personale qualificato, avessero dato il proprio contributo, spesso quasi esclusivamente gratuito o poco più.
Abbiamo scelto quindi di realizzare una Casa Alloggio per l’accoglienza in regime di residenzialità di persone con disabilità mentale, coniugando questo servizio alle attività che erano già in corso di consolidamento. All’apertura di Casa Nadia è seguita quella del Centro Diurno Polifunzionale che oggi completa il quadro dei servizi offerti presso la sede operativa di Montecorvino Pugliano chiudendo un cerchio che consente ai nostri beneficiari di usufruire di un servizio di accoglienza, riabilitazione, accompagnamento psicologico, orientamento al lavoro, percorsi di professionalizzazione ed inserimento lavorativo mentre ha consentito di stabilizzare e garantire il lavoro ai nostri dipendenti, socie e soci.
La scelta di coniugare servizi e impresa ha consentito all’azienda di crescere e poter implementare il proprio fatturato ed ampliare i servizi offerti sull’area dell’inserimento formativo ed occupazionale il che, in una circolarità di strategia, ha consentito ai servizi di qualificarsi come eccellenze sul territorio anche grazie alla valorizzazione offerta dalla sperimentazione e dal consolidamento del modello OrtoQuadrato oramai riconosciuto e premiato in numerose circostanze, non ultimo il Premio Yves Rocher che ci ha consentito di attivare il primo corso di formazione per operatori OrtoQuadrato. Così come abbiamo implementato ed innovato il tema degli interventi assistiti con animali, in un territorio in cui pet therapy significa ancora troppo spesso il giro a cavallo, accarezzare l’asino o fare zampa con il cane. Abbiamo attivato momenti di formazione in materia di zooantropologia didattica, sperimentando noi per primi il valore immenso della relazione con l’alterità animale. 
Così come abbiamo voluto il primo corso per operatori IAA della nostra provincia, potendo così contare oggi su nuove relazioni e su un gruppo di operatrici e professionisti adeguatamente formati e che saranno presto impegnati in una delle attività di progetto CO.META, la nostra nuova sfida insieme a tante realtà amiche con cui collaboriamo da tempo.
Sappiamo che per chi ci osserva siamo una storia di successo, di eccellenza, di novità. Lo siamo anche per noi stessi e ne siamo orgogliosi. Rimaniamo tuttavia umili e concentrati, consapevoli che è solo l’inizio di una strada complessa. La sempre maggiore scarsità delle risorse economiche, l’arretramento e l’inefficacia del servizio pubblico, scelte che orientano le risorse verso l’assistenzialismo piuttosto che verso l’autodeterminazione, l’impossibilità ancora oggi a pervenire a strumenti efficaci di accompagnamento socio sanitario adeguati alle persone con disabilità mentale, penso alla colpevole assenza del budget di salute su questo territorio, ci fanno pensare che la strada è davvero ancora lunga.
Proprio per questo non abbiamo mai derogato, delegato o abdicato al ruolo politico della cooperazione sociale, anche quando rischiava e rischia di essere scomodo, impopolare. 
La funzione politica della cooperazione è e deve essere un valore ed un obiettivo prioritario per tutte e tutti noi, soprattutto in tempi bui come quelli che stiamo attraversando. In tempi di odio, divisioni, fratture e cesure sociali, la cooperazione è oggetto e bersaglio di chi vuole distruggere quel che resta del dissenso, dei corpi intermedi, dei soggetti di tutela collettiva, di chi è voce di quanti non hanno strumenti per poterla alzare quella voce e non essere schiavi e vittime di sistemi di prepotenza quando non di marginalizzazione, di ciò che si frappone all’arroganza del potere e della norma in luogo di una umanità e di una civiltà del riconoscimento dell’altro che è un valore non negoziabile. Dobbiamo continuare a sentire il dovere della politica, ai tavoli di concertazione, ai tavoli regionali e nazionali, nei luoghi in cui è possibile incidere. 
Fare politica ed essere politica con la presenza e con l’assenza, perché anche scegliere collettivamente una assenza significa dare un segnale a chi di dovere. 
In questo senso penso alle sfide che attendono l’Agricoltura Sociale sul piano regionale e nazionale. Rischiamo un ruolo ancillare, di essere il fiore all’occhiello del profitto, la medaglia al valore di chi specula, la pezza a colore di chi non sa fare il proprio mestiere. Con tanto di assistenzialismo finanziario con buona pace dei fondi europei per lo sviluppo. Dobbiamo preservare e riaffermare il protagonismo, la specificità, il valore aggiunto che ha avuto ed ha l’Agricoltura Sociale per la propria storia e per la propria attualità. 
Se diventiamo strumento di diversificazione aziendale di chi non ha speso un minuto in attenzione alle comunità ed alle fragilità, che fine faremo e che fine faranno soprattutto tutte e tutti quelli che a noi sono affidati? Che percorsi potranno garantire queste aziende se non il mero contentino senza prospettive, senza crescita, senza un reale protagonismo dei beneficiari? Lo dico in particolare a chi avrà la responsabilità dei decidere: annettere l’agricoltura sociale alla stregua di un bed and breakfast come se ogni iniziativa che abbia a che fare con l’agricoltura ed il turismo possa essere trattata alla stessa maniera, non solo è una miopia politica e strategica ma anche un danno irreversibile ad una storia di riscatto e di dignità costruita in decenni di sacrifici dalla cooperazione sociale in questa regione. Tuttavia siamo fiduciosi che quanti hanno il dovere di prendere decisioni sappia agire per il meglio e per l’interesse reale non solo di quanti vivono una fragilità e sono affidati a percorsi di inclusione nell’area dell’agricoltura sociale, ma anche nell’interesse di un comparto produttivo di eccellenza che ha saputo recuperare, valorizzare e far crescere intere aree e settori produttivi della nostra regione.
Dobbiamo dunque prenderci, con responsabilità, senza lamenti e vittimismi, il ruolo di protagonismo che ci spetta, nel dialogo con la politica e con i territori; dobbiamo prenderci il ruolo educativo e culturale che spetta alla cooperazione ed alla agricoltura sociale. Dobbiamo pretendere rispetto ed ascolto per quello che facciamo, e dobbiamo farlo bene, per quello che produciamo, creiamo, implementiamo ed innoviamo ciascuno nelle proprie comunità.
Dobbiamo, in questo senso, anche saper migliorare il nostro modo di comunicare e parlare con i territori, colmando un gap evidente in materia di marketing, comunicazione, commercializzazione che molte piccole e grandi realtà scontano e soffrono, forse frutto del retaggio di un agricoltore zappa e stivali. 

Il ruolo del Forum Regionale e del Forum Nazionale può allora essere quello di una guida e di una presenza autorevole sul piano politico, della visibilità e della contrattazione, della proposta e della tutela di quanto acquisito fino ad oggi. Ma nostro ruolo deve poter essere anche quello di sviluppare percorsi di formazione e crescita delle nostre cooperative, come già sta accadendo, implementando percorsi, occasioni e fornendo strumenti ed opportunità di valorizzazione e professionalizzazione. 
Così come è nostra responsabilità e può essere un importante contributo del Forum Nazionale dell’Agricoltura Sociale, aprirci all’Europa, come visione e come strategia, per innovare i nostri paradigmi culturali, politici ed operativi come pure per cogliere le opportunità che l’Unione ci offre.
Il Forum è stato per noi di Capovolti una grande famiglia, che ci ha accolti e sostenuti da sempre. Speriamo di aver dato il nostro piccolo contributo a questa famiglia e siamo fiduciosi che continuerà a crescere a servizio di tutte e tutti noi e di chi diventerà nostro compagno di viaggio in questo percorso.

Un percorso, quello di progetto Capovolti, che idealmente oggi si chiude, con un po’ di malinconia e di emotività come quando finisce un ciclo di scuola, come quando ti separi da qualcosa di bello e che è stato davvero importante per te. 
Ma, se Progetto Capovolti si conclude con successo è perché ha generato una comunità di persone che fino ad oggi ha accolto oltre cento beneficiari ed i loro familiari, offendo negli ultimi tre anni oltre 15 contratti di lavoro a persone con fragilità. Progetto Capovolti continua nell’esperienza della nostra Cooperativa, dei servizi e delle iniziative che stiamo continuando costantemente a sviluppare e che continueremo a far crescere insieme a ciascuno di voi.
Abbiamo imparato a confrontarci con l’agricoltura ed i suoi tempi, io in particolar modo. Dell’attesa, della speranza, del senso di vulnerabilità ed impossibilità a cui ti obbliga l’agricoltura ne ho vissuto la frustrazione prima e la bellezza poi, potendo riconoscere che aspettare non è perdere tempo, che passeggiare tra gli olivi osservandone la maturazione e la crescita nell’attesa del frutto può non essere frustrante, ma può invece diventare un modo di immaginare il futuro. Questo mi fa guardare oggi con maggiore indulgenza, pazienza ed un sorriso, ai tempi ed agli arrovelli della nostra burocrazia, spesso immotivati ed inutili quando non dannosamente frutto di inadempienze ed incompetenze. Come ho imparato ad apprezzare il silenzio, il mio soprattutto, e ad auspicare talvolta quello altrui. Sono indubbiamente cresciuto molto come persona e come professionista. Ho visto in faccia la sofferenza, il dolore, la morte. Consentitemi un pensiero per Alberto, che ha scelto di essere libero in un modo che avremmo preferito differente. 
Ma ho visto anche il riscatto, la soddisfazione di rialzarsi, la gioia di trovare comprensione ed accoglienza, riconoscimento e non pietismo, dialogo, sprone e non contenzione. Ho visto quel bagliore negli occhi che nasce dalla novità, dall’incontro con se stessi che migliora la propria vita, dal trovare soluzioni da soli e non imposte, indotte, obbligate. 

Ho visto e vissuto con ciascuno dei nostri beneficiari la possibilità del fallimento come quella di rialzarsi e ripartire, di vivere con dignità ed autodeterminazione dentro la propria fragilità ed oltre il proprio stigma interiorizzato. Ho vissuto abbracci e pianti di liberazione e saluti densi di nuova vita davanti. 
Ho accolto ed accudito le mie compagne ed i miei compagni di viaggio, così come sono stato accolto ed accudito io per primo.  
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Se il sogno, all’inizio di questa avventura, era una comunità a misura di ciascuno ne siamo ancora lontani, ma noi siamo certamente un buon primo passo verso questo obiettivo. 
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#PerChiSiMescola al #SalernoPride2018

26/5/2018

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Quest'anno ci mescoliamo all'evento pride, proponendovi un momento ludico/partecipativo con il gioco #Filorto - lotta biologica, trucchi da orto. 
Spazio quindi al divertimento e alla curiosità sull'orticoltura sociale, con le sue diversità e bellezze, con le sue contraddizioni e coerenze, con le sue lotte naturali ed efficaci.
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#perchisimescola2018 al #salernopride
Lotta biologica e trucchi da orta con il tris #filorto by #capovolti
Chissà perché hanno vinto sempre gli "amici", mah! ;-)
In natura va così!
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partecipazione e confronti per la quarta ediz. #perchisimescola a Battipaglia

23/5/2017

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Riflessioni post-convegno
Francesco Napoli - Presidente Coop. Sociale Capovolti
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La quarta edizione di #perchisimescola ha segnato, come era nelle nostre intenzioni, un salto di qualità. Non è stato solo un evento della e per la nostra comunità di famiglie e persone, ma anche e sopratutto un momento di confronto con tutti gli attori sociali coinvolti, sul tema dell'agricoltura sociale e dell'inserimento lavorativo delle persone con disabilità mentale. Non abbiamo celebrato il nostro lavoro, ma abbiamo voluto condividere esperienze, prassi, strumenti e sopratutto provare a tracciare insieme una strada futura per l'agricoltura sociale in questo territorio e per quanti vivono la fragilità, a partire dal segnalare a tutti noi le criticità e i rischi di questo itinerario. 

L'Agricoltura Sociale, lo abbiamo ribadito, se da un lato sta vivendo un momento di grande visibilità, dall'altro rischia di diventare l'ennesimo luogo di stigma e discriminazione; rischia di diventare il luogo in cui chiudere ed isolare le persone con disabilità mentale: un nuovo manicomio, magari all'aria aperta, ma pur sempre distante dalla reale inclusione e partecipazione attiva alla cittadinanza. 
Innovazione, ricerca costante dell'eccellenza, formazione e professionalizzazione, sono le parole chiave di una agricoltura sociale che tiene fede ai propri valori etici, che attiva percorsi di riabilitazione e di inclusione realmente portatori di autodeterminazione e che sfugge alle logiche del mercato da un lato e quella di nuove forme di istituzionalizzazione dall'altro.
I decreti attuativi della Legge sull'Agricoltura Sociale, le nuove misure PSR ed i finanziamenti europei del programma Europa 2020, sono tutte occasioni preziose che sono state condivise nel corso della giornata e che aprono ad opportunità per la valorizzazione del territorio e per il consolidamento delle reti di impresa sociale. Un'impresa, quella del Terzo Settore che può diventare sempre più volano di innovazione del welfare ma anche strumento di legalità, giustizia, equità e uguaglianza.

Backstage

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COMUNICATO STAMPA CONVEGNO #PERCHISIMESCOLA SABATO | 20 MAGGIO | SALOTTO COMUNALE | BATTIPAGLIA

16/5/2017

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Arriva alla Quarta Edizione l'evento annuale dedicato alla salute mentale, all'innovazione dei servizi territoriali e all'inclusione lavorativa, promosso dalla Cooperativa Sociale CAPOVOLTI e dal'Organizzazione di Volontariato Mai Più Soli. Quest'anno il teatro del convegno sarà il Salotto Comunale di Palazzo di Città a Battipaglia dove si alterneranno tavoli tematici e confronti con ospiti nazionali e regionali ma non solo. Grande partecipazione delle realtà territoriali del mondo della cooperazione e dell'associazionismo così come degli enti e delle istituzioni.

"#perchisimescola4.0 vuole essere un momento di incontro, confronto, dibattito e proposta sui temi dell'inserimento lavorativo di persone con disabilità mentale ed in particolare sulle risposte e le opportunità che possono venire dall'Agricoltura Sociale - ha detto il Presidente della Cooperativa Sociale CAPOVOLTI, Dr. Francesco Napoli. In questi anni sia il tema dell'inserimento lavorativo, del dopo di noi così come l'Agricoltura Sociale, stanno vivendo una interessante esposizione mediatica, sociale e culturale che apre ad opportunità ma che non può che farci riflettere anche sulle criticità. In questo quadro la cooperazione sociale ha l'opportunità di essere volano della buona economia su questo territorio e del buon lavoro nelle nostre comunità, volano di legalità e diritti.
#perchisimescola4.0 è dunque un momento per la cultura dell'uguaglianza attraverso il lavoro, il contrasto alle discriminazioni delle persone con disabilità mentale attraverso percorsi di inclusione, la valorizzazione delle reti territoriali di impresa che intendano favorire questi processi."

ore 9,00 - caffè d'apertura - a cura del Caffè 21 Marzo, Battipaglia

Saluti
Cecilia Francese, Sindaco di Battipaglia; 
Nadia Petretti, Presidente Odv Mai Più Soli;

OrtiQuadrati Capovolti: Formazione, Inclusione Lavorativa, Riabilitazione
Nathalie Franchet, Direttore Coop. CAPOVOLTI; 
Chiara Delle Donne, Psicologa, Coop. CAPOVOLTI; 
Marcel Raats, General Manager Vilmorin Italia; 
Alfredo Napoli, Presidente Legambiente Battipaglia; 

Agricoltrua Sociale: Bisogni, Strategie Indirizzi
On. Massimo Fiorio, Vicepresidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, firmatario Legge Agricoltura Sociale;
Ilaria Signoriello, Forum Nazionale Agricoltura Sociale; Franco Alfieri, Consigliere per Agricoltura, Regione Campania; 
Franco Picarone, Presidente Commissione Bilancio, Regione Campania; 
Anna Petrone, Consigliera di Parità, Provincia di Salerno; Giovanpaolo Gaudino, Presidente Federsolidarietà Campania; 
Giulio Corrivetti, Direttore DSM ASL Sa; Elena Silvestri, Presidente Consorzio La Rada; 

Partecipano al #questiontime
Gaetano Pinto, Dirigente Uosm Pontecagnano, Asl Sa; Luisa Petrosino, Consigliera Ordine degli Psicologi della Campania; Salvatore Scafuri, Confcooperative Salerno; Michele Gioia, Assessore Poltiche Sociali, Battipaglia; Eliana Malfeo, Assessore Politiche Sociali, Giffoni Valle PIana; Angelica Montella, Assessore Politiche Sociali, Montecorvino Pugliano; Marisa Stabile, Assessore Polticihe Sociali, Montecorvino Rovella; Generoso Di Benedetto, Disability Manager, Eboli; Mariarita Giordano, Assessore Politiche Giovanili, Comune di Salerno 

Reti di imprese sociali e inserimento lavorativo: esperienze, strumenti, buone prassi e idee per il futuro
Francesca Giarè, primo ricercatrice CREA; 
Giuseppe Sottile, Direttore Banca Etica, Napoli;
Franco Cantore, Dirigente Uosm Eboli; 
Alessandra Albini, Direttore Progetto CAPOVOLTI 
Giuseppe Cavaliere, Direttore Consorzio La Rada; 
Antonio Esposito, Progetto RuSh, NCO; 

partecipano al #questiontime
Titti Ficuciello, Assistente Sociale, Uosm Battipaglia Asl SA; Matteo Aversa, La Vita Dentro; Paolo Landi, Coop. Soc. Città della luna; Vitina Maioriello, Mi girano le ruote; Angelo Mammone, Bar 21 Marzo; Nicola Merola, Coop. Stalker; Loredana Otranto, Ass. Non sei sola; Ilaria Sorrentino, Ass. FRIDA 

Accompagnano il dibattito
Francesco Napoli, Presidente Cooperativa Sociale CAPOVOLTI; 
Patrizia Stasi, Consorzio La Rada; 
Giuliano Ciano, Portavoce Forum Regionale Agricoltura Sociale

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#perchisimescola4.0 - convegno Salute Mentale - Sabato 20 maggio - Battipaglia

14/4/2017

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#perchisimescola4.0
CONVEGNO

Agricoltura Sociale, Salute Mentale, Impresa Sociale
SABATO 20 MAGGIO
BATTIPAGLIA
SALOTTO COMUNALE
PALAZZO DI CITTA'
Piazza Aldo Moro
(a 2 passi della stazione FS di Battipaglia)
#perchisimescola4.0 vuole essere un momento di incontro, confronto, dibattito e proposta sui temi dell'inserimento lavorativo di persone con disabilità mentale ed in particolare sulle risposte e le opportunità che possono venire dall'Agricoltura Sociale. In questi anni sia il tema dell'inserimento lavorativo, del dopo di noi così come l'Agricoltura Sociale, stanno vivendo una interessante esposizione mediatica, sociale e culturale che apre ad opportunità ma che non può che farci riflettere anche sulle criticità.

#perchisimescola4.0 è dunque un momento per la cultura dell'uguaglianza attraverso il lavoro, il contrasto alle discriminazioni delle persone con disabilità mentale attraverso percorsi di inclusione, la valorizzazione delle reti territoriali di impresa che intendano favorire questi processi.
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PROGRAMMA

9:00 - Accoglienza e
​           Saluti
  • Cecilia Francese - Sindaca di Battipaglia
  • Nadia Petretti - Presidente Ass. Mai Più Soli, Battipaglia
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9:30 - Orti Quadrati Capovolti: Formazione, inclusione lavorativo, riabilitazione
#perchisimescola4.0 inizia con la presentazione del progetto Orti Quadrati #Capovolti, un modello innovativo ed eco-friendly di agricoltura sociale sviluppato all’interno della Cooperativa #Capovolti per poter offrire a persone con fragilità, la possibilità di sperimentarsi nel rapporto con l’agricoltura in un modo dinamico, adeguato, efficace ed inclusivo. L'idea inoltre permette la condivisione e diffusione di conoscenze e capacità di gestione di orti rurali/urbani da parte di tutti, garantendo nel contempo l’opportunità di generare reddito attraverso buone prassi, rispettose dei cicli stagionali e della natura.
  • Nathalie Franchet - Direttore Coop. Soc. #Capovolti
  • Chiara Delle Donne - Psicologa Coop. Soc. #Capovolti
  • Marcel Raats - General Manager Vilmorin Italia
  • Alfredo Napoli - Presidente Legambiente Battipaglia
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10:30 - Agricoltura Sociale: Bisogni, strategie, indirizzi
L'evento avrà un taglio politico-istituzionale in cui coglieremo l'occasione di ospiti importanti per capire quali sono gli sguardi normativi ed amministrativi che possano tenere insieme la valorizzazione dell'Agricoltura Sociale, il coinvolgimento del terzo settore, dei beneficiari e dei familiari.
​

​Introduce Francesco Napoli - Presidente Coop.Soc. #Capovolti
Modera Patrizia Stasi
​
  • Massimo Fiorio - Vicepresidente Comm. Agricoltura, Camera dei Deputati,
    ​1° firmatario Legge sull'Agricoltura Sociale
  • Franco Alfieri - Consigliere per l'Agricoltura Presidenza Regione Campania
  • Franco Picarone - Presidente Comm. Bilancio Regione Campania
  • Anna Petrone - Consigliera di Parità, Provincia di Salerno
  • Giulio Corrivetti - Direttore DSM , ASL Salerno
  • Ilaria Signoriello - Forum Nazionale Agricoltura Sociale
  • Giovanpaolo Guadino - Presidente Federsolidarietà, Confcooperative Campania
  • Elena Silvestri - Presidente Consorzio La Rada​
Partecipano al QUESTION TIME sull'argomento:
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Salvatore Scafuri - Confcooperative Salerno
Gaetano Pinto - Dirigente UOSM Pontecagnano, ASL Salerno
Generoso Di Benedetto - Disability Manager Comune di Eboli
Michele Gioia - Assessore Area Sociale Comune di Battipaglia
Mariarita Giordano - Assessore Politiche Giovanili Salerno
Eliana Malfeo - Assessore Politiche Sociali Comune Giffoni Valle Piana
Angelica Montella - Assessore Politiche Sociali Comune Montecorvino Pugliano
Marisa Stabile - Assessore Politiche Sociali Comune Montecorvino Rovella
Luisa Petrosino - Ordine Psicologi della Campania
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15:00 - Reti di imprese sociali e inserimento lavorativo
Agricoltura Sociale: esperienze, strumenti, buone prassi, idee per il futuro

    D'altro canto esistono già da tempo esperienze e buone prassi di costruzione di reti d'impresa che stanno dimostrando che si può uscire dalla logica dell'assistenzialismo per affacciarsi con ottimismo alla logica dell'impresa sana al servizio delle persone e dei territori: ne conosceremo alcune di grande valore.

Introduce Francesco Napoli - Presidente Coop.Soc. #Capovolti
Modera Giuliano Ciano - F.A.S. Campania
  • Francesca Giaré - Ricercatrice CREA
  • Giuseppe Sottile - Responsabile filiale di Napoli Banca Etica
  • Giuseppe Cavaliere - Direttore Consorzio La Rada
  • Antonio Esposito - Progetto RuSh, NCO
  • Franco Cantore - Dirigente UOSM Eboli
#perchisimescola4.0 si apre quest'anno ancora di più al coinvolgimento degli attori locali con momenti di confronto programmati con rappresentanti di enti, istituzioni, attori del territorio coinvolti nei percorsi riabilitativi, di accompagnamento e di inserimento lavorativo di persone con disabilità mentale. Sarà l'occasione per farci domande e immaginare soluzioni innovative per il futuro.
Partecipano al QUESTION TIME:

Alessandra Albini - Direttore Progetto Capovolti
Matteo Aversa - Ass. La Vita Dentro, Salerno
Titti Ficuciello - Assistente Sociale UOSM Battipaglia
Paolo Landi - Città della Luna, Cava De' Tirreni
Vittina Maioriello - Ass. Mi girano la ruota, Battipaglia
Angelo Mammone - Bar21marzo, Battipaglia
Nicola Merola - Stalker Cooperativa Sociale
Loredana Otranto - Ass. Non Sei Sola Battipaglia
Nadia Petretti - Ass. Mai Più Soli Battipaglia
Ilaria Sorrentino - Ass. Frida, Cava De' Tirreni
 

Rimember time
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#PerChiSiMescola4.0: Borsa di studio di € 1.000,00 per studenti e studiosi 

25/3/2017

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Progetto #CAPOVOLTI è un intervento territoriale di inserimento lavorativo di persone con disabilità mentale nell’ambito dell’Agricoltura Sociale attivato nel 2012 dall’Organizzazione di Volontariato #MaiPiùSoli grazie al sostegno di Fondazione #CONILSUD. Fino ad oggi il progetto ha seguito circa venti beneficiari e dal progetto è nata la Cooperativa Sociale #CAPOVOLTI che opera sul territorio della Provincia di Salerno con una sede in Montecorvino Pugliano dove sono a disposizione otto ettari di terreno con oliveto, animali da cortile, spazi di accoglienza. L’Associazione #MaiPiùSoli e la Cooperativa #CAPOVOLTI promuovono dal 2014 il Convegno #PERCHISIMESCOLA al fine di sensibilizzare il territorio ai temi dell’inclusione delle persone con disabilità, ma anche di promuovere proposte innovative nell’ambito dell’Agricoltura Sociale e dei servizi alle comunità.


La proposta

Per la quarta edizione, la Cooperativa Sociale #CAPOVOLTI, in una logica di valorizzazione dei percorsi di alleanza scuola-lavoro, intende coinvolgere allievi di istituti superiori agrario e alberghiero, studenti universitari e ricercatori fino a 35 anni, nella nascita di idee innovative negli ambiti proposti, sostenendo la concreta realizzazione delle proposte ritenute maggiormente valide attraverso una borsa di studio del valore di € 1.000,00 (Mille/00).

Regolamento


Saranno ritenute AMMISSIBILI:
  1. ​le proposte/idee innovative presentate da gruppi fino ad un massimo di tre componenti di studenti delle classi coinvolte nel percorso preliminare presso gli istituti coinvolti;
  2. le proposte/idee innovative previa la partecipazione agli incontri preliminari e all’evento del 20 maggio 2017;
  3. le proposte/idee innovative rispondenti ai criteri del bando e alle aree individuate;
  4. le proposte/idee innovative inviate a mezzo mail all’indirizzo convegno@capovolti.org entro e non oltre il 9 maggio 2017. ​

Saranno ritenute INAMMISSIBILI:
  1. le proposte non rispondenti alle aree e ai criteri del presente bando;
  2. le proposte prive della documentazione prevista ed elencata nel presente bando;
  3. le proposte corredate di un Piano dei Costi non coerenti con le voci di costo individuate;
  4. le proposte inviate da gruppi informali di studenti superiore a tre o inferiore a due;
  5. le proposte inviate da gruppi informali di studenti afferenti a classi non partecipanti al percorso preliminare presso gli istituti coinvolti;
  6. le proposte già realizzate, già finanziate o in corso di realizzazione e/o finanziamento da parte di altri soggetti pubblici o privati o dello stesso istituto scolastico.
IL BANDO SARA' ASSEGNATO AL RAGGIUNGIMENTO DI ALMENO 5 PROPOSTE AMMISSIBILI

Le aree

Le proposte/idee innovative dovranno riguardare le seguenti aree:
  1. innovazione nell’ambito dell’Agricoltura Sociale, con particolare attenzione alla valorizzazione delle colture del territorio;
  2. innovazione nell’ambito dell’Agricoltura Sociale, con particolare attenzione al recupero di antiche culture e antichi mestieri nell’ambito agricolo;
  3. innovazione nell’ambito dell’Agricoltura Sociale, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica ed esperienziale orientata al recupero di terreni incolti o abbandonati, alla tutela idrogeologica del territorio, alla riduzione dell’uso di prodotti chimici in agricoltura;
  4. innovazione nell’ambito dell’alimentazione, con particolare riferimento alla promozione della sana alimentazione e all’uso di materie prime che valorizzino i prodotti locali; ​

Presentazione della proposta

Le proposte dovranno essere presentate mediante la compilazione di tutti gli allegati e di tutti i documenti richiesti (vedi DOCUMENTAZIONE NECESSARIA E MODALITA’ DI INVIO):
  • ALLEGATO 1 – DOMANDA DI PARTECIPAZIONE
  • ALLEGATO 2 – SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA che contiene le seguenti voci descrittive:
    • ​​​​​​ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI
    • DESCRIZIONE DELLA PROPOSTA
    • OBIETTIVO GENERALE E OBIETTIVI SPECIFICI
    • METODOLOGIE
    • AZIONI
    • MATERIALI E STRUMENTI 
    • TEMPI DI REALIZZAZIONE
    • RISORSE UMANE COINVOLTE
    • COINVOLGIMENTO DELLA RETE TERRITORIALE
    • RIPRODUCIBILITA'
  • ALLEGATO 3 – PIANO DEI COSTI ​

Criteri di valutazione

La valutazione sarà effettuata dal Comitato Scientifico selezionato dai soggetti erogatori, secondo i punteggi di seguito attribuiti alle voci individuate:
  1. ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI = da 0 a 10 punti
  2. DESCRIZIONE DELLA PROPOSTA = da 0 a 10 punti
  3. OBIETTIVO GENERALE E OBIETTIVI SPECIFICI = da 0 a 10 punti
  4. METODOLOGIE = da 0 a 5 punti
  5. AZIONI = da 0 a 10
  6. MATERIALI = da 0 a 5 punti
  7. TEMPI DI REALIZZAZIONE = da 0 a 5 punti
  8. RISORSE UMANE COINVOLTE = da 0 a 10 punti
  9. PIANO DEI COSTI = da 0 a 10 punti
  10. COINVOLGIMENTO DELLA RETE TERRITORIALE = da 0 a 10 punti
  11. RIPRODUCIBILITA’ = da 0 a 10 punti
  12. ALLEGATI = da 0 a 5 punti

Voto online

La proposta vincitrice sarà decretata per il 75% dal voto del Comitato Scientifico sulla base dei criteri esposti, e per il 25% dal voto online. Il voto online avverrà sul sito www.capovolti.org dove saranno presentate tutte le proposte partecipanti. Ciascun partecipante potrà realizzare una scheda di presentazione (max una cartella A4 compresa di eventuali immagini a corredo) o un video di presentazione della durata massima di 3 minuti. Il video dovrà contenere OBBLIGATORIAMENTE:
  • LOGO SOGGETTO EROGATORE CON LA SEGUENTE DICITURA: “PARTECIPAZIONE BANDO DI IDEE PERCHISIMESCOLA4.0 – COOPERATIVA CAPOVOLTI”
  • TITOLO DELLA PROPOSTA
  • NOMI DEI COMPONENTI DEL GRUPPO INFORMALE
  • ISTITUTO E CLASSE DI APPARTENENZA ​

Comunicazione della proposta vincitrice

La proposta vincitrice sarà decretata durante l’evento #PERCHISIMESCOLA4.0. Il gruppo informale sarà chiamato a presentare brevemente la propria proposta.

Realizzazione della proposta vincitrice

Il gruppo informale che avrà presentato l’idea vincitrice sarà sostenuto con un finanziamento pari a € 1.000,00 (Mille/00) per l’intera realizzazione della proposta. La realizzazione sarà oggetto di accompagnamento e monitoraggio da parte del soggetto erogatore del finanziamento attraverso l’assegnazione di un tutor che seguirà tutta la fase di progettazione esecutiva e realizzazione, anche avvalendosi delle competenze presenti nello staff del soggetto erogatore.

Diffusione della proposta vincitrice

L’idea vincitrice, una volta realizzata, sarà promossa e pubblicizzata attraverso i canali di diffusione dei soggetti erogatori e potrà essere oggetto di una pubblicazione a carico del soggetto erogatore nonché potrà essere ulteriormente finanziata qualora sia ritenuta valida e replicabile.

Diritti d'autore

I diritti d’autore dell’idea vincitrice saranno di proprietà dei soggetti erogatori, mentre i diritti d’autore delle idee presentate e non vincitrici resteranno nella proprietà dei gruppi informali che le hanno presentate. Il soggetto erogatore avrà facoltà di registrare l’idea a proprio nome, segnalando tra gli autori i componenti del gruppo informale vincitore.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

  •  STEP 1 Il gruppo informale che intenda partecipare alla selezione di idee innovative dovrà registrarsi sulla piattaforma dedicata QUI. Alla registrazione farà seguito l’invio di un codice identificativo che dovrà obbligatoriamente essere indicato nella documentazione che verrà presentata nelle modalità di seguito specificate
  • STEP 2 L’iscrizione dovrà essere effettuata entro il 9 maggio 2017 con l’invio via mail all’indirizzo convegno@capovolti.org dei seguenti documenti: ​
  • ALLEGATO 1 - DOMANDA DI PARTECIPAZIONE
  • ALLEGATO 2 - SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA (corredata da eventuali allegati esplicativi)
  • ALLEGATO 3 - PIANO DEI COSTI
allegati.pdf
File Size: 28 kb
File Type: pdf
Scarica file

  • DOCUMENTO DI IDENTITA’ DI TUTTI I PARTECIPANTI  LETTERA DI PRESENTAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
  • EVENTUALE DOCUMENTO DI ADESIONE DI PERSONE, ENTI, SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI IN RETE
  • DOCUMENTO COMPROVANTE AVVENUTO PAGAMENTO DI ISCRIZIONE A MEZZO BONIFICO
  • VIDEO DI PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA​
​La partecipazione al bando è vincolata ad una quota di iscrizione fissata in 
  • ​€30,00 (Trente/00) a persona per gli allievi di istituti superiori agrario e alberghiero (es. un gruppo informale di tre studenti verserà un contributo di Euro 90,00)
  • €25,00 (Venticinque/00) a persona per gli studenti universitari stesse discipline
  • €40,00 (Quaranta/00) a persona per i ricercatori fino a 35 anni stesse discipline
Tale contributo dovrà risultare già versato all’atto dell’iscrizione e il documento di avvenuto versamento dovrà essere inviato insieme a tutta la documentazione richiesta.

​Il versamento dovrà essere effettuato a mezzo bonifico intestato a ​
SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE #CAPOVOLTI
IBAN: IT87 M050 1803 4000 0000 0236 755
in causale indicare “PARTECIPAZIONE BANDO DI IDEE #PERCHISIMESCOLA4.0”

Contatti

Cooperativa Sociale #Capovolti
Via Temponi 9/11
84090 Montecorvino Pugliano
Telefono: 089 80 11 76
email Segreteria amministrativa: info@capovolti.org
Sede legale Cooperativa Sociale Capovolti: P.zza Filangieri 4 – 84126 – Salerno
Sito internet: www.capovolti.org
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#perchisimescola3.0 ... tutti mescolati! Impressioni ed immagini.

9/5/2016

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PictureAlessandra Albini - Direttore Progetto Capovolti
Sono gli abbracci e i ringraziamenti di quanti hanno partecipato che oggi ci sottolineano il senso e il valore di quanto è stato fatto in questa terza edizione del nostro convegno #perchisimescola. Sono stati trattati grandi e importanti argomenti con l aiuto e il sostegno di amici vecchi e nuovi. Nello stesso luogo generazioni differenti.. .professionalità differenti... persone differenti...accomunate dagli stessi ideali hanno creato un'unica mente e tanti obiettivi comuni. I ringraziamenti sono dovuti indistintamente a tutti coloro che hanno partecipato per sostenere noi e le "nostre battaglie". Resta il ricordo di un bel momento di unione e condivisione... resta la promessa che momenti così possano avvenire sempre più spesso... resta la sensazione di essere un gruppo sempre più grande..."
Alessandra Albini
Direttore
Progetto Capovolti

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PictureFrancesco Napoli Presidente Cooperativa Sociale Capovolti
Grazie a quanti anche quest'anno hanno voluto condividere con noi #‪‎perchisimescola‬, portare il proprio contributo come ospite, animare la giornata con la propria presenza. Grazie alle docenti e alle scuole che hanno partecipato al nostro concorso con entusiasmo e voglia di esserci.
L'obiettivo resta lo stesso: tenere alta l'attenzione sui temi della salute mentale, sul contrasto allo stigma, sulle proposte concrete di inserimento sociale e lavorativo. Istituzioni, enti, politica, mondo della cooperazione, mondo della associazioni, mondo della scuola, liberi e privati cittadini, devono sentirsi responsabili del futuro di quanti vivono una fragilità, della diffusione di una cultura delle uguaglianze e della solidarietà, della costruzione di spazi di vita buona per tutti.
Un grazie speciale a tutta la grande, immensa, famiglia di capovolti: senza un team di operatrici e operatori, professionisti e appassionati di questa avventura, nulla si potrebbe realizzare e nulla si potrebbe condividere.
Capovolti continua ad essere una comunità di persone uguali tra loro ma diverse nelle originalità delle loro qualità. 

E questo intende continuare ad essere. 

​Francesco Napoli
Presidente Cooperativa Sociale Capovolti
​​


WELFARE AD PERSONAM
NUOVE FORME DI INVESTIMENTO E INNOVAZIONE DEI SERVIZI

Sono intervenuti nel dibattito guidato da Dr. Francesco Napoli - Presidente Coop. Sociale CAPOVOLTI, l'On. Franco Picarone - Presidente Commissione Bilancio, Regione Campania, il Dr. Antonio Borea - Presidente Confcooperative Campania, il Dr. Salvatore Scafuri - Confcooperative Salerno, Nicola Merola - in rappresentanza del Consorzio La Rada e la Dr.ssa Eva Avossa - Assessore alla Pubblica Istruzione, Comune di Salerno.

"... E tu slegalo subito"

Un momento impegnativo sul tema della Salute Mentale, o forse sarebbe meglio dire della malattia mentale, con la Dr.ssa Antonella Albero - UOSM A n.66 Contursi (SA) - che ci ha illustrato l'importantissima Campagna nazionale per l’abolizione della contenzione promossa dal Forum Salute Mentale.

Zampe e coda... a scuola - LAboratorio per i piu' piccoli

Mentre si svolgeva all'ultimo piano la parte istituzionali del convegno per i più grandi, giù nella bellissima chiesa Santa Sofia del XVII secolo tanti bambini delle scuole materne con i loro genitori e nonni hanno partecipato ad un laboratorio di zooantropologia didattica con gli esperti Finisia Giometto - pet-referee in zooantropologia didattica e Zooantropologia Assistenziale (Pet Therapy) e  Pietro Lacerenza - zooantropologia didattica e operatore di Pet Therapy.

Premiazione del concorso CAPOVORTI dedicato alle scuole

Grandissima energia e attesa per la premiazione del concorso che ha visto protagonisti in queste settimane bambini e ragazzi di tre scuole salernitane alle prese con il gioco “capovorti”, un modo nuovo e divertente per imparare le colture e le stagionalità e per migliorare la qualità dell’alimentazione. Capovorti- gli orti quadrati - un progetto della Coop. Sociale CAPOVOLTI .
E' intervenuta la Dr.ssa Eva Avossa - Assessore alla Pubblica Istruzione, Comune di Salerno, che ha ribadito l'importanza di questo tipo di intervento volto a favorire la relazione con la natura e la sana alimentazione a partire della scuola.
Le tre classi vincitrici hanno avuto in premio una visita guidata presso la Fattoria Sociale Capovolti a Montecorvino Pugliano.​
La classe vincitrici sono:
  • Per le Medie - Scuola Monterisi - classe IB - Referente Prof. Pecoraro Walter 
  • Per le Elementari - Scuola Rita Levi Montalcini plesso fuorni - classe 4 elementare sez. Unica - Referente Maestra Cimino Maria Rosaria
  • Per le Materne - IC Calcedonia plesso di via Dalmazia - Classe sezione A - Referente Maestra Marina Del Sorbo

Premiazione Call For Paper 2016

Con grande fatica la giuria scientifica Capovolti ha deciso il vincitore della Call for Paper di questa edizione, due i finalisti con due Papers di interessantissimi e innovativi.
"Diversamente Uguali... on the job" è il titolo del Paper vincitore 2016 presentato da Rolle Alessia, Galiero Sara - Cooperativa Sociale L’Orsa Maggiore di Napoli che si portano a casa il premio di €250,00 consegnato simbolicamente da Emanuele Siano, rappresentante del l'Informagiovani di Salerno vincitore della scorsa edizione. 
Secondo in classifica "Parco inVita" presentato da Elisa Macciocchi Presidente Legambiente Salerno “Orizzonti” e Francesca Ferro Direttore Legambiente “Occhi Verdi” di Pontecagnano Faiano.
Complimenti!

Sessualità e disagio mentale - bisogni, strumenti, strategie

Bellissimo dibattito sul tema della sessualità, dell'affettività in contesti di fragilità con Fabrizio Quattrini - Psicologo, psicoterapeuta e sessuologo, Francesco Napoli - Psicologo psicoterapeuta| Presidente della Cooperativa Sociale CAPOVOLTI e Nadia Petretti - Presidente dell'associazione di familiari OdV Mai Più Soli | Capofila del Progetto CAPOVOLTI.
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Word Caffe' - zooantropologia didattica

Infine un momento speciale con i nostri amici a quattro zampe che con Finisia Giometto - pet-referee in zooantropologia didattica e Zooantropologia Assistenziale (Pet Therapy)  ci hanno regalato una nuova visione della relazione uomo-animale. Grazie alla partecipazione di Leopolda, Omar e Melania.
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Finisia Giometto - pet-referee in zooantropologia didattica e Zooantropologia Assistenziale (Pet Therapy)
Carissimi tutti....
con i miei anni di esperienza professionale nell'area della psichiatria è con enorme entusiasmo che mi emoziono e lavoro con passione in eventi di questo tipo.
Nel lontano 88' immaginavamo una Disabilita' Mentale diversa. Abbiamo sudato ... Siamo consapevoli delle difficoltà... Abbiamo avuto a volte le istituzioni con ...o senza... Abbiamo condiviso.... Un solo obiettivo ci ha reso più uniti....
Il coraggio dei familiari
La consapevolezza della malattia dei ragazzi/e... La volontà degli operatori di acquisire competenze nuove...
"RESTIAMO ...UMANI...UNITI"
Grazie a tutti noi!

​Finisia

Backstage...

#perchisimescola non sarebbe realizzabile senza la dedizione volontaria di tante favolose persone . operatori, professionisti, utenti e amici che siano - ☺ che accettano di sperimentarsi e mettersi in gioco anche in situazioni a loro "e-strane" ed in orari ancora più "strani". Grazie all'equipe: Alessandra, Aldo, Assan, Chiara, Claudio, Doriano, Emmanuele, Francesca, Francesco, Gianmario, Giovanni, Lamine, Luigi, Marco, Marco, Matteo, Nathalie, Nunzio, Paolo, Peppe.
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